«Alla domanda: “Cos’è un elemento plastico?”
Risponderei che è un volume attivo.»
Josef Albers
#casainternet nasce come percorso espositivo radicante, che procede nel tentativo di indagare i nessi, lo spazio infrasottile e intangibile, tra il gesto digitale e il supporto fisico.
Nel contesto vivo di un appartamento condiviso in cui idee, forme, testi transitano secondo un flusso ininterrotto –sia in forma fisica che virtuale– l’hashtag #casainternet ha il compito di registrare i segni di questo passaggio, arricchendo il proprio archivio in maniera discontinua e volutamente improduttiva.
La scelta dell’utilizzo di un hashtag contribuisce a fare di #casainternet un progetto delocalizzato, che non prevede un repository in cui i dati stazionano secondo princìpi di appartenenza e originalità.
Il discorso attorno agli oggetti e ai materiali –intesi come catalizzatori formali delle strutture di pensiero– costituisce la centralità di ogni intervento, attuato secondo differenti tecniche espressive: dalla scultura alla poesia, passando per il disegno, l’appunto, la tessitura, la fotografia, l’atto performativo e così via.
I singoli elementi passano dallo stadio di oggetti fisici a contenuti digitali e viceversa, in un processo di continua trasduzione a seconda della necessità e dello scenario: da soprammobili a dispositivi estetici, come nel caso della mostra Picking a blue in cui le micro-installazioni hanno preso posto accanto alle opere della collezione permanente nella Project Room del Museo Villa Croce.
Secondo lo stesso iter, le spugne esposte nello scalone monumentale dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, una volta disallestite, sono tornate a casa, adempiendo alla propria funzione originaria.
Senza voler aprire digressioni in merito al «limbo post-Duchampiano» che il mondo dell’arte abita da più di un secolo, la soluzione di #casainternet rende evidente come la contingenza del…
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È nata a Genova nel 1988.
Ha conseguito il diploma accademico di primo livello presso Accademia di Belle Arti di Venezia e il diploma accademico di secondo livello presso Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova nel 2016. A partire dagli studi di Marshall McLuhan, le sue ricerche si sono concentrate sulle relazioni tra gli strumenti del quotidiano ed i modelli visuali che generano, focalizzando il concetto si shelf-appeal e la pratica del displaying commerciale nelle estetiche contemporanee.
Selezione mostre collettive:
Picking a Blue, Museo di Arte Contemporanea Villa Croce, Genova 2019
Biennale Giovani Monza, Orangerie di Villa Reale, Monza 2017
Latte + Ghiaccio, Sala Dogana (Palazzo Ducale), Genova 2016;
10 allo Start, Artrè Gallery, Genova 2014;
Festival Internazionale della Videoarte, Porta degli angeli, Ferrara 2011;
VeneziaArtNight, Galleria A+A, Venezia 2011;
Grassroots, Magazzini del Sale, Venezia 2011.