Maggio si conferma, per le Edizioni San Marco dei Giustiniani, un mese eccezionalmente felice – nonostante tutto. Dopo il premio Goncourt vinto da Michel Deguy, un altro grande nome del nostro catalogo vince un altro grande premio: Etel Adnan, con l’opera Time tradotta da Sarah Riggs, ha vinto il Griffin Poetry Prize. Congratulazioni a lei!
Poetessa libanese ma cittadina del mondo
Per chi non avesse mai letto niente di questa anziana poetessa, è arrivato il momento per recuperare una grave lacuna. Poetessa e artista a tutto tondo, è forse più facile identificarla con le parole di Paolo Senna, tratte dall’introduzione di Notte, da noi edito nel 2018 con la traduzione di Cristina Viti:
La storia di Adnan racchiude in sé diverse trame e ascendenze culturali: libanese per nascita, la madre greca di Smirne, il padre ufficiale ottomano di Damasco, educata in scuole francesi, formata in filosofia alla Sorbona e perfezionata poi negli Stati Uniti. Coordinate che da sole basterebbero a fare di Adnan una vera cittadina del mondo. Dunque, ci inganneremmo a considerare il tracciato occidentale come esclusivo (…).
Abbiamo ritenuto questa poetessa importante a tal punto da dedicarle anche un numero monografico della nuova serie di Trasparenze, la nostra rivista. Il gradito premio, quindi, arriva a conferma del suo altissimo livello artistico e poetico.
Ecco un piccolo frammento di Notte:
Anima cara,
io te lo dico,
tu vivi non in
me,
ma intorno,
in un cerchio,
una nubeDormi accanto a me,
dove non dorme
nessunonon farmi aspettare, che
sappiamo così poco
l’una dell’altra
Link utili:
- Il ritorno in Italia di Etel Adnan (Francesco Guazzo)
- Una vita fuori posto (Riccardo Venturi)
- La notte eterna di Etel Adnan (Emanuele Malpezzi)
- Griffin Poetry Prize