La casa
A Giorgio e Lilli Devoto
Un rifugio, un approdo, forse il solo reame
da governare, tenere. Un fascetto di anemoni
basta a chiamare il giardino; la finestra aperta
è il cammino nel cielo cangiante; nel cassetto
lettere mai spedite; il panno azzurrino
sulla lampada; il sorriso breve, accennato
nello specchio. IL tempo insoluto del restare.
(Fuori il mondo soverchio: intesa e raggiro).
Anche una tana, un carcere; l’Itaca
da cui ripartire; l’uscita per ritornare;
un recinto di mura, di porte; i risvegli
affannati della notte; il cupo vacillare
della memoria; l’urgenza dell’altro,
l’estraneo; e la consegna, l’andare
dove il giorno accompagna.
(IL mondo dei passi, delle voci che chiedono.)
Nella mente una stanza: non ha muri
né porte. È il lago segreto, i volti
in cui riconoscersi. IL filo del labirinto,
e di là si diparte. La clessidra allenta
sabbia dorata. L’ape sugge il suo miele.
IL buio e lo splendore si combinano
in una difficile alleanza. Quella: la stanza.
perduta e ricomposta il 10 maggio 2020
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Elio Pecora
Poeta, scrittore e saggista. Ha curato insieme a Roberto Deidier il Meridiano dedicato a Sandro Penna. Ha pubblicato con San Marco dei Giustiniani, 2001, La società dei poeti e Per altre misure; nel 2018 è uscita, nello Specchio Mondadori, la raccolta Rifrazioni.
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Elio Pecora parla di poesia a Raiscuola